Critica - Agnese Furegon Pittrice Arte e Metamorfosi Albignasego Padova

e Metamorfosi
Pittrice Agnese Furegon
Arte
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Chi sono
 
Metamorfosi naturali
 
Il repertorio pittorico di Agnese Furegon racchiude una serie di tematiche che spaziano dalle nature morte alle vedute marine, dai ritratti alle icone religiose, dai paesaggi occidentali a quelli orientali, per approdare a una natura incontaminata visibile negli ultimi lavori, da cui sfociano pose femminili aggraziate intente a perdersi nelle armonie naturali attraverso la metamorfosi del corpo e dove l’epidermide muta in corteccia.
Il contatto con la natura è evidente in molti lavori e la tematica femminile è fortemente presente; donne che osservano, donne che danzano, donne che vogliono raccontare il loro bisogno di estra- niarsi dal mondo per vivere quella solitudine che allontana da qualsiasi sofferenza.
Donne forse che mutano in forme vegetali per esprimere l’equilibrio armonico del corpo per poi ritornare alla terra, da dove sono state “forgiate”, e che ricordano l’opera del Bernini “Apollo e Dafne” dove la ninfa virginea non cede alla tentazione della carne trasformandosi in un albero.
Il settimo senso” esprime il desiderio dellartista di rappresentare la capacità delluomo di evolversi in qualcosa che continua a vivere attraverso i costanti cambiamenti legati ai segni del tempo e dello spirito. Ecco che davanti a noi si presenta la linfa vitale dell’uomo, il sangue, che partendo da un braccio trasformato in tronco scorre lungo ogni singola corteccia, foglia e fiore, poi mutati in mani e gambe, fino al canarino giallo, spirito libero dove la sua fierezza è simboleggiata dal paio di baffi. Gocce di sangue divengono coccinelle, ora pronte a spiccare il volo su un cielo ricco di espressioni viventi e di correnti dinamiche.
Nel trittico Il risveglio dellanima nel volo del cigno lo spirito trova la quiete in un paesaggio ideale dove i corpi umani e i tronchi vegetali si fondono contorcendosi in maniera innaturale mentre una ballerina al centro della composizione è sospesa sull’acqua in una posa aggraziata; il suo riflesso è lo specchio di un sogno infantile dove ogni bambina vorrebbe sentirsi un po’ principessa e un po’ ballerina. Uno scenario fiabesco limpido come uno sguardo e fugace come un battito del cuore, dove lo spirito si lascia trasportare dai suoni della natura e della musica dimenticando il presente.
 
Sara Cifarelli
 
 
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